La Chiesa lungo le strade

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La Chiesa non è  un luogo di privilegio per pochi eletti o un premio di accoglienza per soli perfetti.

In Essa tutti hanno cittadinanza, soprattutto gli ultimi. Perciò, le sue porte non devono avere custodi,  per visionare chi merita di entrare, ma devono essere sempre aperte, per ricevere e gustare il profumo di Dio.

E’  veramente triste sentire la freddezza di una porta chiusa nel momento in cui non sono le mani a bussare, ma il cuore di chi, distrutto, si pone alla ricerca di Dio.

Ed oggi è  intensa la sete di Dio, ma non sempre c’è qualcuno, disposto a dissetare colui che chiede.
Se ognuno, sacerdote o laico, capisse che una vera chiesa e, quindi una coumunità parrocchiale, non può considerarsi credibile, restando prigioniera in se stessa, vinta dai soliti e vecchi schemi pastorali, uscirebbe dal proprio guscio, scenderebbe dal balcone della sua prosopopea e andrebbe  lungo le strade, dove potrebbe cogliere, sporcandosi, i  veri tratti del volto di Cristo.

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