Categoria: Eventi

Primo Maggio: Festa dei lavoratori?

Maggio

Quella di oggi non si può chiamare la festa del lavoro, ma della disoccupazione e della paura.

Sui volti di tutti e di ciascuno è  leggibile non solo la propria, ma anche la sofferenza degli assenti,  coinvolti in un riposo forzato, che sta aprendo le porte della disperazione per tante famiglie, ormai in balia della povertà.

I comizi e i concerti, silenziosi conditi da una fiera verbale televisiva,  oggi sembrano la celebrazione delle esequie del diritto al lavoro sancito dalla Costituzione.

Infatti, ai canti e alle parole in libertà, che creano solo barlumi di speranze, che quasi sempre si spengono, una volta chiuso il sipario, fa da contraltare la realtà di una società arrabbiata, smarrita nella ragnatela del non lavoro, che avanza impietosamente, grazie anche al mistero del corona virus.
È proprio il caso di dire che oggi, più che celebrare la festa dei lavoratori, molti fanno semplicemente memoria, dai loro balconi,  di un  lavoro,che, dopo tanti sacrifici, stanno perdendo  per  le solite incertezze politiche

Anno che muore….

SPUMANTE-CAPODANNOSolo chi affonda nel luccichio della baldoria,
conquistato da bollicine e da sinuose movenze,
non sente nè vede la pietra tombale che segna
la fine dell’Anno: nemmeno un respiro di vita,
l’ultimo, quello che di solito genera lacrime,
risveglia nel cuore ricordi di quanto vissuto.
È un morente già in oblio di cui ognuno vuole
liberarsi nella speranza che il nascente doni
qualcosa di nuovo, su cui la fantasia scivola
creando castelli di carta, subito portati via
dal vento della realtà, che dipinge in quadri
di verità i vecchi ritornelli delle illusioni.
Cosí tra il morente e il nascente niente muta.
Tutto scorre come prima in un gorgheggio vano
che, gettando dal balcone il vecchio, imbarca
pensieri di novità, destinati presto a morire
man mano che il tempo riporta le stesse scene
dove tu continui a rivivere le ferite di ieri.

 

Fede parlante

si

Non è  l’ apparenza che genera la sequela a Cristo né  la ricchezza delle parole,
che le labbra sciolgono come ingredienti dell’ esteriorità.
Ciò che segna la via e traccia il cammino da seguire è  la semplicità di chi crede;
è  la gioia che promana dal  cuore, capace di contagiare chiunque;
è  la testimonianza con cui trasforma in vita la volontà di Dio.

Dio non ti abbandona mai

misericordia

Dio non ti abbandona mai.

Ti cerca sempre, anche quando il tuo cuore si lascia conquistare dai soliti arcobaleni di stupide fantasie.

Puoi peccare, puoi toccare il fondo della miseria, ma il cielo di Dio non si chiude mai per te.

Le strade per incontrarlo sono sempre aperte e segnate dalla Sua misericordia.Non pensare di essere un ipocrita solo perché prometti e non mantieni o ti penti per poi ricadere alla prima occasione.

Dio conosce la tua fragilità, ma continua ad amarti così come sei: un mosaico di bellezza, che nessun peccato può abbrutire o renderlo irriconoscibile al Suo cospetto.

In te non c’è nulla di negativo che Egli non possa perdonare, purché ti lasci guidare dall’umiltà, la virtù che schiude il Suo cuore, dal quale partono infiniti raggi  di paternità.

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Campo Scout 2014 Casapulla: località ” Le Falode “

camp1Giornata meravigliosa passata con gli Scout alle Falode presso Gallo Matese,in un clima di profonda serenità, dove la gioia dei genitori si coniugava con la spensieratezza dei figli.

Profondamente colpito dall’impegno dei Capi,altrettanto stupito dalla creatività dei reparti e dei lupetti, ho potuto constatare la bellezza dello stare insieme, ben visibile nella reciprocità di tanti sorrisi e comportamenti fraterni.

camp2La celebrazione della Santa Messa è stato il momento più solenne,vissuto in un atteggiamento d silenzio da parte di tutti, attenti e pronti all’accoglienza di Gesù.

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Il Papa a Caserta

papa

Il desiderio di andare, vedere, toccare Papa Francesco non si arresta in alcun modo, anzi coinvolge tutti, piccoli e grandi, entrambi sedotti dal suo sguardo penetrante, dalla semplicità delle parole, dalla delicatezza dei suoi gesti.

C’ è  nella sua persona un fascino, che lo rende punto di attrazione.

Chiunque sente il profumo della novità, non perché dice cose nuove, ma perché con il suo modo di dire e fare, rende nuove persino le cose più comuni.

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Prime Comunioni 29 Giugno 2014: ultimo turno

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in 1in 2Gli ultimi 16 bambini: Giulia, Michelangelo, Ilaria, Gaetano, Daniel ,Iuri, Cristian, Simone, Daniele, Antonio, Maria Francesca, Giovanni, Cristiana, Benedetta, Martina, Marco, in una cornice di gioia, per la prima volta, hanno ricevuto l’Eucaristia.

Quanta commozione sul volto dei loro genitori!

 

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Prime Comunioni: 22 Giugno 2014

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chies3Cari genitori,i vostri figli: Alberto Ventrone, Mariarosaria Formisano, Serena Di Monaco, Alessandra  Speranza Severino, Alessandra Santillo, Anna Rosa Rivetti, Valentina Topa, Antonio Canneto, Roberto Rossetti, Angela Nardiello, alcuni anni fa, furono battezzati nel nome del Padre,del Figlio e della Spirito Santo, diventando figli di Dio.

chies2Oggi,grazie alla vostra collaborazione, dopo una preparazione attenta impartita loro dalle catechiste, per la prima volta hanno ricevuto il Pane eucaristico, nel quale Gesù è presente realmente, veramente, sostanzialmente.

Non solo,ma essi,ricevendo Gesù, sono entrati nel cuore della Trinità,nel cui nome furono battezzati.

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Prime Comunioni 15 Giugno 2014

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La bellezza di qualsiasi liturgia non sta nella ricchezza di ciò che si indossa, ma nella semplicità che l’attraversa.

Ancora una volta i bambini delle prime comunioni – secondo turno – hanno dato una grande testimonianza  di fede, proporzionata alla loro età, nella presenza vera reale e sostanziale di Gesù nell’Eucaristia.

 

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Sugli Affreschi di S. Angelo in Formis

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duonDon Franco Duonnolo, in occasione della Tesi di Dottorato sugli affreschi della Basilica  Benedettina, discussa presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale in Capodimonte, ha dato un penetrante respiro di novità alla bellezza delle immagini, espresse in un mirabile ciclo pittorico e tutte tese  a rendere visibile l’ Invisibile.

Bellissime le  intuizioni, scoperte nel suo cammino di ricerca, che hanno fatto rivivere a tutti i presenti quella Bibbia dei poveri, che mirava essenzialmente a catechizzare coloro che non sapevano né leggere né  scrivere.

Don franco ha dato una visione completa del ciclo pittorico e la sua Tesi, se pubblicata, costituirà una fonte di arricchimento per i cultori dell’ arte e, credo, per l’ intera Arcidiocesi di Capua.