Perchè annunci il Vangelo?

serQuando ci mettiamo in ascolto del Signore è come se si ridestasse in noi il bambino e/o la bambina che siamo stati un tempo e che, messo da parte l’imbarazzo, incalzano l’interlocutore con una serie di domande desiderosi soltanto che, i Suoi occhi non si separino mai dai nostri. In questo modo ci sentiamo investiti dalla possibilità di essere amati a dismisura da Colui che ci conosce meglio di quanto siamo disposti ad ammettere, ed è allora che avviene qualcosa di inspiegabile a parole: il ritmo del cuore è cadenzato da un’agitazione che dopotutto infonde una considerevole dose di entusiasmo, pungolati – come lo sono i più piccini – da un’inquietudine che non trova requie se non nella cauta e tranquillizzante risposta che riceveremo. Ognuno a suo modo può sperimentare questa cosa, a me è successo in un momento in cui il cuore ha sentito l’impellente necessità di restare per un po’ in silenzio, il luogo abitato per eccellenza dal Signore, e da quel preciso istante sono stata testimone di una conversazione all’insegna della tenerezza, che stava avendo luogo tra una bambina e suo padre. Notai subito la vivacità negli occhi della bambina, in particolare quando pronunciò queste parole:«Papà, secondo me, la figura del sacerdote non si discosta tanto da te, soprattutto se mi vede triste e cerca di calmarmi, oppure quando sa come fare per farmi ritornare il sorriso…Solo che tu hai la mamma, lui chi ha per consolarlo quando si sente triste?». – Ha tutti noi che siamo chiamati ad essere non solo a parole, ma anche con le buone azioni la sua famiglia lungo il cammino della fede!- rispose il padre. «Il punto quindi è questo: perché se sbaglio, se ho paura lui mi dimostra le stesse attenzioni che mi riservi tu, papà?» – È vero, tu non sei sua figlia ma sua sorella e, lui è tuo fratello, perciò non ti fa mancare la sua benevolenza! Dimmi la verità: perché vuoi annunciare il Vangelo?- E lei senza pensarci più di tanto:«Perché è la mia missione…Sento di essere nata per questo…È un dono che ho dentro! Grazie a te ho capito che, se voglio essere felice nella vita non devo più trascurarlo…Adesso so cosa devo fare…C’è ancora tanto da imparare, ma di questo non mi preoccupo se sto’ con te! Di me puoi fidarti, puoi svelare il tuo segreto, tu sei più del mio papà: sei Dio!!! L’ho capito dal modo in cui mi hai rivolto la parola, la tua voce è familiare melodia per la mia anima. Ti prego, tienimi vicino al Tuo cuore perché ti cercherò lì quando nessuno potrà capirmi…Tu non ti stanchi mai di me!».
A cura di Teresa Perillo

 

Lascia un commento

Devi autenticarti per lasciare un commento