Nel silenzio contemplo mio padre e mia madre,
quando la giovinezza li accarezzava senza risparmio.
È un gioco di serietà e di bellezza ,
chiuso nella semplicità di una cornice,
dove faccio scivolare ricordi, pensieri e fantasie.
Colgo sul volto pensosità, quasi ombre di povertà,
che rivelano la paura del domani, vissuto con dignità.
Nello sguardo mi interpreto alla luce della mia età,
che ancora offre improvvisi barlumi di speranze
e provo una profonda gioia nel ricordare il tempo,
privo di cose, ma ricco d’amore,
che sempre seppero darmi.
Oggi li guardo, prego e non smetto di sentire
l’ alito profumato della loro presenza.
Scritto il giugno 14th, 2020 da filoltre
mio padre e mia madre
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