A mia madre

madre

Nelle pieghe del suo volto

 leggo

 l’inizio e la fine

della mia storia.

Sento

la nostalgia del passato,

la tristezza del presente,

l’agonia del futuro

chiuso ormai in poco tempo.

Mi guardo dentro

in cerca dell’ultima Verità.

Mi trovo confuso

tra il già e il non ancora,

in un frattempo al chiaroscuro,

dove ho paura del poco che mi resta.

Così ritorno

alla visione di mia madre,

sulla quale il tempo ancora gioca,

dipingendo senza colori,

le linee di una grande storia d’amore:

la sua maternità.

 

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