Il mediocre

oblò

Il disarmo totale dell’ anima è la mediocrità.

Una panacea che fa vivere ” senza infamia e senza lode ” in un chiaroscuro di pensiero e di azione, che addormenta ogni volontà di essere e sentirsi realmente qualcuno nel solito quotidiano.

Il mediocre non ha  nè sussulti di gioia né di tristezza, non ha scatti di orgoglio.

Vive appeso a se stesso, guardando ogni cosa solo dal suo oblò, dal quale  si affaccia non per imparare nella prospettiva di arricchirsi, ma per adeguarsi semplicemente a ciò che vede.

Non è  nè  caldo  nè freddo.

E’   solo uno  che preferisce  vivacchiare piuttosto  che  vivere, cogliendo le novità che  il futuro gli  schiude.

Anzi , egli è  solo figlio della rassegnazione, in cui consuma se stesso senza mai gustare il fascino e la voglia della  conquista.

Per il mediocre tutto scorre piatto, sordo ad ogni  bellezza sia di un fiume che si  fa spazio, contorcendosi nei meandri delle sponde, sia  del mare,  che è sempre aperto all’ accoglienza di  nuove risorse d’acqua.

Purtroppo, egli è uno che non vuole e non chiede, pago soltanto del suo mondo, dove i colori sono tutti uguali, le voci restano inascoltate e nulla brilla per segnare il suo cammino: è un tiepido, che l’Apocalisse condanna con parole dure e ripugnanti:” … poichè sei tiepido,cioè  non sei nè caldo nè freddo, sto per vomitarti  dalla mia bocca”(Ap.3,16).       

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