Caro Piergiorgio, rispetto la tua vita senza Dio, ma non approvo l’ ostentazione del tuo ateismo come se fosse l’unica verità, a cui appendi te stesso, nel rigetto del Mistero e di tutto ciò che si collega ad esso.
Neppure approvo, caro Paolo, la tua fede vissuta e difesa con molta grinta e spesso senza un adeguato e cristiano rispetto verso chi pensa diversamente.
Nessuno deve sentirsi unico depositario delle realtà ultime, come nessuno può considerare il proprio pensiero traguardo definitivo valido per tutti.
In ogni dialogo non è l’enfasi verbale o la voce altisonante caricata di assiomi, che piega l’altrui volontà, ma la carità che, accarezzando ogni parola, può aprire orizzonti di convergenza, dove gli opposti possono guardarsi negli occhi e trovare qualcosa di nuovo, per non dire, Qualcuno che risponda alla loro ricerca.
Rev. Mons. Filippo, penso che in giro ci sono persone (senza allontanarci troppo)che fanno ancora più male di Brosio.
Il migliore giudice è il tempo.
Complimenti sinceri per il suo sito, molto, molto, molto utile a noi cristiani e non.
L’accolito
Peppe Iodice