Chi comanda e chi obbedisce

parlarsi

È veramente triste soffocare le ali dell’ intelligenza, per non scontrarsi con l’ idolatria del potere di chi veste ogni rapporto con la perentoria affermazione: ” Qui comando io “.

In realtà, è proprio qui che muore ogni dialogo, ogni tensione di creatività e tutto diventa quasi inanimato, chiuso nelle maglie di una sola mente, che nulla o poco concede all’ altro.

Ci si trova al cospetto non di chi ascolta, ma di chi impone solo il suo ascolto, convinto che quello che dice, vale molto di più di quello che può essere da lui ascoltato.

Invece, come sarebbe bello imparare ad ascoltare, ben sapendo che in ogni parola c’ è sempre un cuore, da cui partono effluvi di novità, che arricchiscono e chi comanda e chi obbedisce!

 

 

 

 

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