Il mio dovere non è cercare di capire per donare.
È solo quello di guardarmi dentro, raccogliere ciò che ho e darlo senza se e senza ma.
Non è mai un vero dono di cuore ciò che si dà, dopo aver valutato i pro e i contra.
Valutare prima di donare, spesso, si riduce ad un semplice atto di scambio, che non si chiama più dono, ma corrispettivo, che potrebbe essere umiliante per chi dá e per chi riceve.
Invece, è veramente stupendo donare senza porsi alcun problema nè di quantitá nè di qualità, e tanto meno di persone.
Dare gratuitamente quanto gratuitamente ricevuto è la gioia più grande, che può capitare ad un uomo, che sa vedersi e leggersi nella parola di Dio.