La bellezza mal vissuta

vecchia

È  veramente malinconica la visione della tua vita, appesa  solo ad un circuito di pericolosa apparenza, come se il suo scorrere fosse stato l’ unica ebbrezza di bellezza.

Constato  facilmente in  te una dolorosa indisponibilità a tutto ciò che è segno di vecchiaia. Una sofferenza sottile, senza lacrime, per il bello sfiorito nel tempo, la cui usura dipinge una immagine in penombra.

Finchè mantieni ancora aperta , con il gioco del trucco, la  scena della giovinezza ormai nel risucchio del ricordo  e non ti avvedi che stai diventando persino ridicola  nelle parole e nelle movenze, perché sempre  vogliosa di  essere e vestire come una  ventenne, il tuo volto, intarsio di rughe, ti crea un tormento, che mal si concilia con il peso dell’ età.

Invece, sarebbe  stato diverso ora il tuo andamento, se avessi vissuto l’ ieri  non al guinzaglio solo  di  ciò che desideravi sembrare, ma di ciò che dovevi essere: donna bella dentro e fuori, senza mai estraniarti dalle novità, che  l’età  portava con sè e ti segnava silenziosamente nel corpo.

Purtroppo, chi pensa di costruire  il futuro, cercando di accarezzare e di far sentire solo il respiro della bellezza, senza darle mai un’ anima, rischia  con la vecchia di scivolare nella fuliggine della tristezza e di non accettarsi  così  come il tempo l’ ha riplasmata.

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