Manovali del Regno di Dio

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L’ obbedienza per finzione, la pietà per ostentazione, la carità senza cuore, la scelta degli amici potenti, battistrada ed apripista, per il proprio futuro, sono gli ingredienti per costruire la propria carriera.

Un orizzonte poco umano e, soprattutto, senza anima, dove tutto è  finalizzato e nulla avviene per caso.

In tale intreccio è  difficile gustare la libertà, sacrificata senza rimpianti sull’ altare del potere: auctoritatis sacra fames!

Una voglia che inaridisce lo spirito, crea distanze con la base, cerca sempre il plauso, rincorre l’ eterno fascino di se stesso.

La semplicità è  straniera agli occhi e si constata facilmente sul volto, accogliente con chi può servire, distaccato da chi è  inutile per i propri progetti, anche se la recita nei rapporti è  sempre accarezzata dalla dolcezza artefatta di belle parole.

Tutto costoro hanno imparato, perché tutto dall’ apripista è  stato loro insegnato.

Anzi, in alcuni casi, ad essi furono confezionati, per il raggiungimento della meta, persino qualche licenza, qualche incarico impasticciato, qualche conferenza senza pubblico: un mosaico necessario per l’ approdo ad una sedia di prestigio, che Lui, il signore, trasformerà, un giorno, in uno scanno da ultimo posto.

E sono proprio questi nuovi scanni da ultimo posto, che Papa Francesco insegna e dona a chi desidera indossare un abito diverso dai veri manovali del Regno di Dio.

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