Il dispiacere di aver parlato troppo

uomo pensoso

Quando sto solo ed inizio a pensare, attorcigliandomi in me stesso,
ripasso la mia vita,intarsio di ombre e di luci, consumato senza nostalgia,
se non il dispiacere di aver parlato troppo ed ascoltato poco.
Così, rivivo i miei effluvi di parole, quando un solo gesto avrebbe reso di più;
i discorsi forbiti, quando sarebbe stata sufficiente una semplice parola;
i giochi di sguardi o di finti sorrisi, quando il silenzio
sarebbe bastato per farmi capire meglio e bene.
Se potessi riprendermi parte del tempo passato, parlerei di meno
e mi spenderei soprattutto per ascoltare,convinto che nell’ascolto
e non sprecando le parole, potrei vivere di più e
dare un senso di maggiore ricchezza allo scorrere della vita.

 

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