Quando chi comanda crea una ragnatela, intessendo vari uffici di controllo, allo scopo di tutelare il potere,
non di rado rischia di farsi condizionare dalla prosopopea di qualcuno, che ostenta più di quanto sa.
Un sapere in chiaroscuro assortito e propinato con arte, nonché con la volontà di elevare al rialzo
le sue quotazioni di tassello indispensabile, per mantenere la vivacità del mosaico.
In tale contesto nasce la confusione, nella quale non è facile individuare chi veramente comanda,
se il capo, che crede nel suo modo di agire o chi gli crea la veste della gestione,
che piega solo alla sua arrogante prosopopea.