Venerdi Santo Via Crucis

via crucis

sepolIn un contesto  di profonda  meditazione, avvolto da un silenzio  penetrante, è  stata celebrata la Via Crucis, durante la quale  tutti hanno ripercorso la vera storia di Gesù, che  alla cattiveria dell’ uomo  risponde con la parola della Croce.

Una parola che è  amore, misericordia, perdono.

Nell’ascolto delle 14 stazioni, segnate da immagini  di forte intensità, ognuno  ha cercato nel  dramma di Cristo il suo ruolo: protagonista, comparsa o semplice servo, tutti  hanno sentito di aver contribuito alla tragedia dell’Amore, che si sacrifica per l’ umanità.

E, nello stesso tempo, tutti  hanno provato dolore  per  tanta ostinazione, ancora presente, nel credere che la realtà si riduca solo al visibile, determinando cosi una distanza da Dio, nella quale molti si vedono orfani , chiusi nel barattolo delle proprie idee, incapaci di gustare la fetta più prelibata della vita: l’amore di Dio, quale Padre.

Ebbene, sin dall’inizio del cammino verso il Calvario  ognuno ha rivissuto  l’ innocenza di Gesù  e  la colpevolezza dell’uomo di ieri e di oggi, e, quindi, la propria colpevolezza.

Ecco perché questa storia continua ad interpellare ognuno, perché  chi più chi meno  continua  ad essere presente  in quel dramma, restando sul palcoscenico come protagonista, comparsa o semplice servo  della cattiveria, non disdegnando di schiaffeggiare Gesù come appunto fece quel servo, durante il processo, solo per ingraziarsi il sommo sacerdote, il padrone di turno del nostro quotidiano.

 

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