Le cose più belle, da me imparate, sono quelle ascoltate dai miei fratelli.
Infatti, quando sto da solo, non sempre riesco a capirle, mentre, mettendomi in ascolto di fronte ad essi, quasi le vedo
Ed imparo ciò che cerco di insegnare loro.
Il volto di chi mi parla, l’ anima con cui mi guarda e parla, è come uno specchio, dal quale mi sento illuminato, tanto da vedere ciò che prima mi sembrava oscuro.
Mai parlo senza penetrare prima il cuore di chi ascolta.
È da esso che traggo la forza di ciò che dico e mi avvicino al Mistero, che predico con umiltà, convinto che solo in mezzo ad essi,
ogni parola annunciata è veramente Parola di Dio: contemplata, pregata e vissuta insieme.