La società guarda solo chi produce

pietra-dangolo

La nostra è una societá senza respiri di amore.
Non trova più in sè la sua memoria, intarsio di umanità impresso nel  cuore di Dio.
Nè pone al centro delle sue attenzioni chi vive nella precarietà.
Guarda solo chi produce e fa ricchezza, nella indisponibilità all’ascolto di chi non ha voce o non ha forza, per gridare il suo dolore.
La cultura dello scarto è diventata la sua carta di identità.
Scarta tutto ciò che non serve.
Ed oggi, più di ieri, molti vengono abbandonati come fagotti di rifiuto, perchè considerati improduttivi o frenanti per la ricchezza.
Così,i bambini sono visti come un optional, possibilmente da evitare, per non rallentare il ritmo del proprio benessere.
Gli anziani vengono isolati e spesso costretti a spegnersi, senza affetto, in una forma di eutanasia nascosta.
E gli stessi giovani, un tempo immagine reale di futuro, vengono messi da parte, perchè non sono nè studio nè lavoro.
E che dire dei poveri morenti di fame, sparsi lungo le vie, nell’indifferenza dei ricchi?
Come è desolante e tenebroso lo specchio della vecchia Europa, che, avendo smarrito le radici cristiane e rimasta attratta solo dal dio denaro, è scivolata nel disincanto di ogni solidarietà!
Eppure, un giorno saranno proprio costoro, ossia, i bambini, gli anziani, i giovani, i poveri la nuova pietra d’angolo del Vangelo, essenziale per la costruzione di una societá più umana e più cristiana.

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