Non è facile oggi essere prete

prete

Ma tu credi che sia facile, in questa strana società, essere e vivere da prete?
Al di là del groviglio dei giudizi e pregiudizi, a cui uno si sente spesso sottoposto con diabolica cattiveria; al di là delle gelosie che serpeggiano nel proprio ambiente, dove l’ arrivismo abbaglia gli occhi e non fa considerare la vera e reale bravura altrui, ciò che più mette in crisi è  il ritrovarsi, a tarda sera, solo con se stesso, nella visione di una giornata pastorale, segnata da un intarsio di impegno, profuso senza alcun risparmio, a cui non sempre risponde una briciola di ricompensa.
E qui, al cospetto di tanta delusione, avanza il peso della sofferenza, che certamente potrebbe  causare  pessimismo ed amarezza, se uno non sapesse  che in ogni semina spirituale  non manca mai la zizzania, che il diavolo sparge  con l’ intento di scoraggiare.
Il che comporta che chiunque, laico o sacerdote, quando semina, non può non prepararsi alla lotta, perchè, insieme  con Gesù e  lui, c’ è sempre il nemico invisibile, che è  pronto a svilire anche le cose più belle, quelle che piacciono al Signore: la carità verso gli ultimi.

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