Distanza tra fede e vita

mercatoL’identità cristiana non è una etichetta da ostentare a seconda delle circostanze o uno scrigno di emozioni che si apre ad intermittenza, per alleviare la coltre della  insoddisfazione interiore.

Oggi molti sono i cristiani di sole labbra, che rumoreggiano la loro fede come un qualsiasi  prodotto, ma nell’impatto con la quotidianità, dove ognuno è chiamato a relazionarsi e a  misurarsi con l’altro, rivelano poco o nulla di ciò che dicono di essere.

Il loro cuore è come ” un mercato rionale”, dove si trova tutto e il contrario di tutto. Un  miscuglio di cose e pensieri che genera soltanto distanza tra fede e vita.

Ed è proprio questa incoerenza  che mina  la stessa credibilità della Chiesa.

 

Una risposta to “Distanza tra fede e vita”

  1. astroclipper scrive:

    Il contenuto di questo post risveglia in me un ricordo ed una riflessione ad esso correlata.Il ricordo è relativo al racconto di una persona credente e praticante che speravava di ottenere almeno una ricompensa nell’aldilà, dopo tutti i sacrifici che la vita cristiana gli imponeva se confrontata ad una vita “normale”. La mia riflessione fu e continua ad essere, la religione si riduce per noi solo ad un mero elenco di regole da rispettare? La nostra esistenza è talmente oppressa dai paletti imposti da un Dio ossessivo, bacchetone e un po’ obsoleto da divenire meno serena di quella di una persona che vive “liberamente” la propria esistenza? Francamente penso proprio di no, per quello che ne so io Dio non ci impone proprio niente, ci indica solo la via maestra da seguire. Certamente questa via non è facile, ma forse le nostre moderne morali autoreferenziali, in cui la libertà è confusa con il libertinaggio, sono la vera causa della nostra infelicità.

    Saluti
    Astro

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