L’uomo che non dubita vive chiuso nella credulità e non si apre mai alle vere sorprese di Dio, che lascia orme dappertutto.
Non è un cercatore, ma un semplice depositario di quanto ricevuto, dove trova la sua compiacenza e fissa il canone della fede.
Non cercando, è destinato a non vedere; e non vedendo, resta nella sua cecità.
Invece, il dubbio favorisce la speranza e la speranza schiude profondi orizzonti di fede.
Qui ognuno penetra il Mistero, facendosi avvolgere dalla bellezza del Trascendente e dà ai suoi dubbi
quella chiarezza di certezza, che genera nel cuore il desiderio di intimità e familiarità con Dio.