Prediche senza palpiti

chiesa

Ha veramente ragione chi dice che troppe omelie nelle domeniche ” sono prediche noiose, che scivolano via da pulpiti senza palpiti “.
Infatti, in ogni parola si constata spesso una vera assenza di cuore, si sente il peso di un eloquio da ostentare e non l’annuncio della bellezza di Cristo e del Vangelo da seguire con fedeltà.
Ci si trova ad ascoltare parole preconfezionate, senza il calore dello spirito; prediche improvvisate, che volano senza farsi interpreti del messaggio della liturgia della Parola.
O addirittura prediche disincantate dal contesto biblico ed imbevute di rivoli verbali, che muoiono nel mare di incerte considerazioni sociali.
Purtroppo, si parla poco di Cristo e troppo di cose inutili: anzi, a volte la parola di Dio viene oscurata da quella di chi predica, preso solo dal presunto fascino delle sue parole.
Credo che oggi, più di ieri, urge una riflessione attenta sul modo di predicare; una rimessa a punto del linguaggio da avere davanti all’ assemblea in ascolto.
Un linguaggio non prigioniero della propria cultura, ma animato dallo Spirito Santo, le cui vibrazioni certamente plasmano nel cuore un vero effluvio di parole, che, una volta proclamate, lasciano profonde orme di sequela. Pertanto, chi predica, deve svuotarsi della sua verbosita e deve riempirsi solo di Cristo e del Vangelo.
Solo così un’ omelia sarà efficace e toccherà il cuore dell’assemblea, pronta a gustare ogni parola che esce dalle sue labbra.

2 Risposte to “Prediche senza palpiti”

  1. crescenzobove scrive:

    E’ vero. ma noi come e cosa possiamo fare.? Sono cose sentite da un sacerdote ed è giusto che vengano dall’interno della Chiesa. Siamo affascinati da Papa Francesco e dai papi che lo hanno preceduto. ma xchè la chiesa stessa è immobile e non porta a rinnovamenti. Non vi è unifomità ed omogeneità pastorale nella predica. Sono pochissimi i pastori che avvertono questa esigenza e che durante la predica ti fanno due pa…Allora cosa fare? cambiare chiesa. Però esse si svuotano e non vivi più, allontanandone, la realtà del tuo quartiere, dove impegnandoti potresti dare il tuo contributo.Ieri ho visto un servizio in televisione du Michelangelo Buonarroti, nel quale si evidenziava , come questo artista sospettato di “eresia” con la salita al pontificato di Paolo IV ha dovuto distruggere tutte le sue lettere a Vittoria Colonna , cambiare la prospettiva del viso del Moseèdella tomba di GiulioII, e come lo stesso papa paolo IV gli taglio i viveri non dandogli piu lo stipendio che i pai precedenti gli davano da venti anni.Voglio dire con questo che è giusta la nota che leggiamo ma noi quali strumenti abbiamo per portare rinnovamenti all’interno della chiesa oltre quello di cambiare parrochhia?

    • filoltre scrive:

      Solo la consapevolezza di non essere depositario di ogni verità spinge ad allargare gli orizzonti della fede, che esigono approfondimenti e costante meditazione. Credo che ognuno dovrebbe capire che la Parola di Dio non è un insieme di parole ma è il suo Verbo, che solo vivendolo può contagiare chi ascolta

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