Vado in giro da un luogo all’altro
come un bambino,attento a guardare
tutto,persino ciò che pare inutile
per cercare tracce del mio passato
All’improvviso mi fermo,non avendo
altro luogo dove andare:costruisco
allora con i ricordi le tante case
in cortili malandati,ove mi sembra
di vedere ancora cavalli e galline
nelle stalle,cani e gatti muoversi
senza sfiorarsi,o udire il ringhio
di qualche maiale che si preparava
ad essere sgozzato:adesso non vedo
più nulla,ogni cosa è diversa,pure
l’aria è cambiata nei suoi profumi
soprattutto è mutata l’umanità mia
che si sente trafiggere coi chiodi
dei ricordi di ciò che non tornerà