Pubblicato in
La maternità è sempre un dono di Dio non solo per se’, ma anche per gli altri.
Non importa se ad essere madre sia una suora: un evento altrettanto bello che non può però essere banalizzato da dichiarazioni da crocicchio, che rivelano la solita povertà di spirito da parte di chi si ferma alla semplice cronaca e non scende nella problematica esistenziale della donna- madre al di la della suora.
Certo è una notizia ricca di curiosità, che acuisce gli artigli della fantasia, ma non può perdersi solo nella ragnatela di tali pensieri.
Tale evento dovrebbe aprire,invece, una riflessione attenta sulla vocazione in genere, e su quella, in particolare delle suore straniere, le quali affollano un po’ tutte le congregazioni italiane, come se la chiamata del Signore fosse diventata loro esclusivo privilegio.
Leggendo questo tipo di notizie sui giornali, sembra quesi che ci sia un morboso desiderio di cogliere persone, laiche o consacrate, in fallo, quasi questo possa essere prova inconfutabie della non esistenza di Dio o della illegitimità della Chiesa. Certamente alcune colpe, se commesse da persone consacrate, come da qualsiasi personaggio pubblico, assumuno una gravità maggiore per lo scandalo che possono provocare, ma non bisogna dimenticare che si ha a che fare con esseri umani inevitabilmente fallaci. Per non parlare dell’odio catto-fobico scatenato dalla frase “La maternità è sempre un dono di Dio”. Secondo me la maternità e la paternità sono doni di Dio perchè un essere onnipotente condivide con il nostro libero arbitrio l’immensità della creazione.