Nome e cognome del cristiano

chiesa

 

In giro c’ è una grande superficialità, che non disdegna di toccare qualsiasi  dimensione sia sociale e morale che religiosa.

Così, è  facile, oggi, vedere chi proclama di avere una o più etichette di appartenenza, senza alcuna esperienza di quanto vorrebbe attribuirsi.

Si  illude di avere una tessera o qualcosa  altro, solo perché  si interessa o crede in qualcuno.

Incredibile, se si consideri che ogni appartenenza presuppone un vera storia, nella quale bisogna vedersi e leggersi, per ricavarne la propria carta di identità.

Aldilà degli spazi che il mondo offre e nel quale troppe sono le occasioni per definirsi etichettato, è  opportuno sottolineare, nell’ambito della fede, il comportamento di chi si dice cristiano senza avere una vita veramente cristiana.

Anzi, per molti basta una semplice dichiarazione di fede in Dio, un segno di croce, per potersi  dire cristiano, anche se nel cuore e nella mente, non c’è nulla che si chiama  Chiesa.

Invece,  per essere un vero cristiano, è necessario avere un nome ed un cognome.

Il primo è : ” io sono cristiano “.

Il secondo:” io appartengo alla Chiesa “.

Il che significa che la vera identità  è  l’ appartenenza alla Chiesa, l’ essere parte di un popolo, di una grande famiglia, che lo fa cristiano nel momento del battesimo e nel percorso della vita con catechesi ed insegnamenti, che trasmettono il contenuto della fede e fanno crescere come cristiani.

Perciò, è per nulla veritiero chi dice  di credere in Dio ed in Gesù, senza avere alcun interesse verso la Chiesa, quasi proclamando un rapporto personale con il divino, del tutto disincantato da Essa.

Nessuno diventa cristiano da sè.

Non si fa alcun cristiano in  laboratorio.

Si diventa cristiano solo nell’appartenenza alla Chiesa, il cognome nel quale si arricchisce e si alimenta la propria identità..

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