Fisso come bambino un cielo inespressivo
che ostacola ogni voglia di contemplarlo
sembra un panno scuro bagnato,che stenta
a cadere pur rumoreggiando un pò ovunque
All’improvviso in un gioco di luci folli
intervallate da tuoni simili a cannonate
comincia a diluviare,risucchiando presto
ogni vivente,che cerca ripari alla morsa
dell’inatteso nei nascondigli di fortuna
Guardo dall’alto e incosciente non tremo
anzi sono preso dalla natura,che ostenta
la potenza come in un sogno,per destarsi
subito dopo in un arcobaleno di serenità