Approccio alla Chiesa

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Uno degli errori, che segna l’ approccio alla chiesa, è quella di pensarla o come una pertinenza esclusiva dei preti e vescovi; o come una immagine rappresentativa del Vaticano.
Restrizioni queste che la rendono una semplice creazione umana, una istituzione centrata su se stessa, e le rubano quel divino nascosto e, nello stesso tempo visibile, che allarga gli orizzonti della sua storia, che va aldilà di qualsiasi improvvisazione temporale.
La chiesa, invece,non è dei preti o vescovi e tanto meno del Vaticano:essi sono solo parti di un immenso popolo,che ha Dio come padre e madre insieme, ossia di una grande famiglia, che siamo tutti noi.
Ebbene, questo popolo ha una storia, che affonda le radici molto prima di Cristo, quando Dio chiama Abramo e lo invita a mettersi in cammino verso la terra promessa.
Una volta in cammino,incomincia la chiesa a camminare.
È un popolo che Dio accarezza con le sue benedizioni, benché lungo il percorso non mancheranno infedeltà.
Ma Dio è sempre accanto ad esso, e non si stanca mai di irradiare la sua misericordia.
Anzi, come un padre gli insegna a camminare, così come Gesù fa con la sua Chiesa, da Lui voluta e fondata.
La riempie della sua misericordia e del suo amore: Egli, infatti, ci perdona amandoci e ci ama perdonandoci.
Ed è proprio questo, e non la nostra bravura, che ci fa crescere come popolo di Dio e come Chiesa.
Perciò, quanto più sentiamo il profumo dell’amore e del perdono di Dio, quanto più ci sentiamo presenti nel suo cuore e Lui nel nostro, tanto più ci sentiamo Chiesa e la vediamo Madre nostra.

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