Piedistalli di potere

cupolaCiò che svilisce la bellezza del sacerdozio è la visione di preti
che,invece di servire la Chiesa,si prostrano in circuiti di moine
per salire piedistalli di potere,dove il grido delle parole vuote
o utili non sempre regge alla capacità di chi ancora sa ascoltare
e capire dagli sguardi come sia povera la loro dignità non sempre
fasciata di umiltà,ma certamente impregnata di episcopatite acuta
Più che sentire l’odore delle periferie,in cui vibrano le miserie
degli ultimi,frantumati come cocci fastidiosi,preferiscono colori
di gloria,rincorrendo amicizie potenti ambigue,che non disdegnano
di raddrizzare vie e pensieri,per spianare il cammino all’approdo
ove,più che sentirsi pastori,si crogiolano nell’estasi del potere
che esercitano con le ali del vento e non con il cuore dell’amore

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