Tu credi che le parole gridate vengono sempre ascoltate ed accolte per ciò che riferiscono.
Invece, non è così. A volte colpisce più il silenzio di chi tace, che le parole di chi grida.
Purtroppo, oggi più di ieri, c’ è una idolatria della parola, per cui è più facile trovare chi mostra un continuo parlare senza silenzi, che chi vive un silenzio parlante, però senza parole.
Cosi, molti parlano e non dicono nulla, a differenza di altri che tacciono e con il loro non parlare, dicono molto.
La verità è che mentre la mente è una fucina di belle parole, che le labbra accarezzano, ma non animano, e, quindi presto si perdono, il silenzio è il crogiuolo del cuore, da cui ogni parola che esce, è solo un suo effluvio di maturazione.
E sono proprio queste parole, vestite di silenzio, che fanno scoprire orizzonti nuovi di pensieri, che rivelano tutte le vibrazioni dello spirito ed aprono chi ascolta a qualsiasi sorpresa di Dio e del prossimo.
Nel silenzio nasce e si approfondisce il pensiero; si ascolta e si conosce meglio sé stessi.(Papa Benedetto XVI)