Il coraggio di passare all’altra riva.

riva

C’ è una parte della gerarchia ecclesiastica che non ha il coraggio di passare all’altra riva.

Preferisce farsi lambire dalle acque, osservando solo da lontano le novità, che pur si intravedono e che avanzano, con il rischio di non rendersi conto che un nuovo mondo sta nascendo.

Chiudersi al nuovo significa negare quella riserva di futuro, che lo spirito della Chiesa ha in sé e che le permette di cogliere i segni dei tempi.

Oggi più che mai, é urgente entrare e toccare le periferie dell’umanità, donando a tutti la possibilità di fare l’esperienza di un Dio gioioso.

Non si può guardare e passare oltre, come se i tanti bisognosi fossero fagotti inutili.

Al di là delle fragilità, anch’essi desiderano condividersi con un Dio che, nella buona o cattiva sorte della vita, possa rallegrarsi con il loro cuore, affamato di misericordia.

Lascia un commento

Devi autenticarti per lasciare un commento