E gioco

dioE gioco con i miei pensieri, che raccolgo qua e là,
non per inserirli in una cornice di vecchi ricordi,
ma per scherzare con le fate del cielo, che creano
sfumate figure, alle quali cerco di dare vari nomi.
Non contento abbasso gli occhi là dove tutto muore,
poi guardo in alto e sento frusciare ciò che penso,
che mi dona una scia di altre immagini; ricomincio
di nuovo e scopro quanto feconda è la mia fantasia.

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