All’ombra del campanile

AndreaApro e chiudo gli occhi cercando qualcosa da scrivere
niente trovo se non poche briciole di ricordi,lontane
moine di infanzia vissute all’ombra del mio campanile
ove senza mai contare il tempo,rincorrevo le farfalle
che si posavano sulle chiazze d’acqua sparse qua e là
Ed ero felice di catturarle perché erano unici trofei
che potevo tenere anche se presto lasciavo in libertà
appena il suono delle campane mi chiamava in canonica
ove il parroco sempre in talare aveva le tasche piene
di caramelle che distribuiva dopo l’ora di catechismo
Un vero tripudio di gioia nella visione di un vecchio
bambino che a volte lanciava anche in alto le delizie
si divertiva guardando quando ci arrotolavamo a terra
per prenderle,sorrideva ascoltando il nostro continuo
gridare e alla sera stanchi ma paghi tornavamo a casa

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