Alla fine della sera

sera

Alla fine della sera,quando il pensiero
già stanco imbocca la fatica del domani
che apre a nuove preoccupazioni e tutti
trovano quiete nel loro letto,io scorro
le pagine bianche che ancora mi restano
e in penombra scrivo versi che piangono
e sorridono,sciogliendo nella mia anima
una musica di pace che resiste al sonno
Veglio nel guscio di un’ispirazione che
l’oggi turba,mentre l’oscura notte crea
in un idillio di novità,cui m’abbandono
come un bambino stregato dalle lucciole

Una risposta to “Alla fine della sera”

  1. crescenzobove scrive:

    Si potrebbe concludere leopardianamente: ” e il naufragar m’è dolce in questo mar”. Certo scopro un po alla volta che le sue giornate sono lunghe.Molte volte è chiamato a risolvere problemi che dovrebbero trovare soluzioni in altre sedi. Nella sua giornata che credevo semplice e puramente spirituale è chiamato a vivere tristi vicissitudini che richiedono una soluzione immediata da Lei e non da altri. ma poi riscoprire in questi versi un’anima cosi dolce e candida e pura è il significato che in fondo nella pace e tranquillità della notte l’uomo rimane sempre quello che è e sogna come ” un bambino stegato dalle lucciole” che si equipara al verso di Giacomo nell’Infinito ” il naufragar m’è dolce in questo mar”. Solo che lei non naufraga ma si abbandona come incantatato. Mi piace .

Lascia un commento

Devi autenticarti per lasciare un commento