Quando la luna scompare, soffocata dalle tenebre e tu assisti al suo nascondersi, nulla brilla come prima, anzi tutto sembra vestirsi a lutto e gridare il dolore di un mondo, che come un fuscello viene portato via dal vento.
Nulla è uguale alla visione di prima, persino le strade si perdono senza meta e tu quasi cammini a tentoni , con le braccia allargate, come uno che non vede.
E’ la notte oscura del cuore, sfinito nel guscio di pensieri pesanti, incapace di affacciarsi dall’ oblò della sua stiva, per guardare lontano, in alto, al di là della luna in apnea, dove ogni tenebra si scolorisce, fino a mutarsi in stella luminosa.
Qui e solo qui puoi liberarti dalla coltre funerea e riprovare l’ ebbrezza di ciò che è ancora dentro di te: il respiro dell’anima, che, al di là del buio, cerca e trova sempre la via della misericordia di Dio, che, con amore, trasforma l’ oscurità in oasi di luce.