A don Domenico per il dottorato in morale

La strada è il mio libro,le traverse le pagine di tante storie
qui scopro il divino nascosto,vedo il silenzio delle fragilità
numero i cocci sparsi qua e là come trappole di fate,contemplo
le apparenze di chi passa oltre,sento le bestemmie di chi cede
al fardello della miseria nella visione di chi guazza nell’oro
prendo fiato alle virgole,per guardare chi riceve il superfluo
mi fermo ai punti per leggere la morte di chi è stato scartato
Poi,senza mai chiudere gli occhi,passo di pensiero in pensiero
finché decido di misurare la verità morale con ciò che osservo
tutto ha il sapore dell’umano e poco o nulla trasborda da esso
perciò,amico mio,nei tuoi giudizi di valore non volare in alto
non lasciarti vincere dallo scrigno delle parole rigide,perché
una cosa è un libro di morale,povero intarsio di fredde regole
altro sono le pagine della vita,ove ogni lacrima è vero dolore

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