Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

pianto

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

Riprendere il ritmo

Un giorno,quando tutto mi appare diverso
mi fermerò,per scoprire ciò che mi manca
Non guardo se è poco o molto,ma il cuore
che vibra la nostalgia di ciò che non ha
Purtroppo non sempre le sue corde fecero
suoni d’amore;amarono perdersi nel vuoto
Certo ho corso tanto,spesso anche troppo
posandomi su amari cespugli di cose vane
Inebriato dall’immediato,ho solo pensato
a me stesso,ostentando ciò che non avevo
Adesso mi sento un pò stordito,ma ancora
tanto sveglio,per risanare le sue ferite
Volendo,il cuore può riprendere il ritmo

Mi fanno felice

Ogni giorno prima di scendere giù,guardo
in cielo,dove vivo pochi istanti di volo
Mentre tutto appare una corona di gloria
sento voci di terra,che aprono la realtà
Nulla vedo che non sia respiro di fatica
o di affanno per l’incertezza della vita
Osservo tanti volti impregnati di sudore
occhi smarriti,distrutti dalle delusioni
Grida inconsulte inseguono gesti inediti
con un mercato di parole a bassa dignità
Tale contrasto pure se m’addolora,esalta
il desiderio delle cose che vivono lassù
Pochi istanti di ricerca mi fanno felice

Vive male

Quando stenderò le braccia,sognerò amore
e cercherò uno a cui donare il mio cuore
Non scelgo chi m’è simpatico,ma qualcuno
forse inconsistente,che ha bisogno di me
Per me non conta ciò che provo,ma quanto
realmente faccio per potermi condividere
A volte,mentre ho le mani aperte e penso
l’altro va via:nei calcoli non c’è amore
Prima di dare,non pensare se come quanto
tu se ami veramente,donati gratuitamente
Spezzando il cerchio dell’egoismo,vedrai
e sentirai la gioia che nasce dall’amore
Chi si nasconde per non donare,vive male

Ciò che dico

Più che i miei,sono i suoi pensieri,veri
o incerti,che fanno pesante la mia mente
Mai dico di no e faccio mia ogni pretesa
spesso solo per rivelare quanto io valgo
E sbaglio,perché mi prende la vanagloria
e scivolo aldilà della siepe dell’umiltà
Sono istanti di gioia che presto muoiono
essendo soffogati da ciò che dista da me
Purtroppo non sempre resisto alla verità
di ciò che vorrei essere:vengo asfaltato
La fantasia dell’apparenza vibra scherzi
che generano molti caroselli di maschere
Così non sono ciò che ho,ma ciò che dico

Ritorno eterno

C’è una verità che mai smette di vibrare
le corde del cuore e della mente:sono io
Sono venuto al mondo senza portare nulla
nudo nella bellezza del volto,occhi,mani
Vado via allo stesso modo senza portarmi
niente,eccetto la speranza dell’Eternità
Tu mi vedi,ascolti,ma non sempre capisci
perché troppe sono le cose che ancora ho
Anche se molte non sono per me,mi rimane
qualcosa che appesantisce il mio ritorno
Quando vai via in trappola a ciò che hai
l’anima sembra che respiri come in apnea
Un distacco vero segna il ritorno eterno

Riconquista il cuore

Non solo la bocca,è il cuore che tu devi
far parlare,se vuoi conquistare l’ altro
Non basta dire,per far capire tu chi sei
dallo sguardo farai brillare la tua luce
Un cuore senza pesi vola con ali d’amore
si posa ovunque e si rivelerà a chiunque
Chi ascolta,toccherà subito ciò che vali
e senza vibrare,si calerà nei tuoi panni
Invece,poco o nulla ti servono le parole
se ti manca lo spirito del discernimento
Siamo diventati dei faccendieri del dire
abbiamo dimenticato che abbiamo un’anima
Riconquista il cuore, se vuoi essere luce

Solo di pupi

Non vedo attorno sinceritá:solo dei pupi
che fanno ridere e spesso anche piangere
Dovunque ti giri,incontri tanti manichini
che mostrano abiti e colori sempre nuovi
È difficile sentire il respiro dell’uomo
programmato in tutto come un vero automa
Sguardi sorrisi parole fanno una cornice
dove puoi mirare un’immagine senza anima
Dov’è la lanterna di Diogene per cercare
vedere almeno una volta una persona vera?
Troppi sono i modelli che sfilano, sempre
vibranti di movenze e ricchi di finzioni
Purtroppo oggi il mondo vive di maschere

Era Fortuna

Un grido un tonfo:la visione di un corpo
senza vita,ai piedi di un palazzo antico
Era Fortuna,una piccola fata,che cercava
di saltare ovunque,eludendo ogni sguardo
Una distrazione un attimo:volo di angelo
senz’ali non fermato dalle grida materne
Otto anni:una breve storia senza ricordi
fissata solo nel cuore dei suoi genitori
Il dolore di chi ha visto è di passaggio
unico scrigno d’amore dimora nella madre
Ogni istante cala un sorso di sofferenza
su di lei,in croce alle moine di Fortuna
Niente,nessuno può sostituire una figlia

Vengo da te

Anche se passo troppo tempo tra la gente
a volte mi guardo attorno e mi vedo solo
Stringo le mani per raccogliere qualcosa
non trovo niente,nemmeno aliti di grazie
Rido scherzo,mi faccio simpatico,aspetto
cenni di affetto:tutto in un arrivederci
Intanto la sera avanza,la mente si agita
in attesa del domani,mi sento impacciato
Sarà un altro giorno,non diverso da ieri
quasi fotocopia,che vivrò senza sussulti
Penso e mentre tante delusioni affiorano
ancora Tu mi sostieni con le tue braccia
M’acquieto e come un bambino vengo da Te

La nostra fu storia

Era bella mia madre,una donna dagli occhi parlanti
un volto pieno di luce e senza ombre di incertezze
Le sue labbra in silenzio vibravano parole di vita
aveva un sorriso di gioia che ci donava solo amore
Pur nella miseria,niente ci faceva mancare,neanche
il superfluo,che spesso appariva a pranzo o a cena
Allora non era facile,essendo tutti noi aggrappati
a quanto mio padre guadagnava e consegnava a mamma
Aldilá del poco o molto,sempre ben usato,la nostra
fu storia,che scrivemmo con la penna della dignità