Oggi IV domenica di Quaresima

Questa domenica ci presenta il contrasto tra la luce e le tenebre. Un contrasto che coinvolge ogni attimo della nostra esistenza,sospesa spesso a tanti comportamenti e pensieri insignificanti. Gesú si pone come luce,davanti alla quale o apriamo gli occhi e ci immergiamo in essa,oppure li chiudiamo e restiamo nelle tenebre. Chi riconosce la sua cecità e accetta di farsi illuminare da Cristo,diventa ” figlio della luce “; e le sue saranno opere di bontà,di giustizia e verità. Chi , invece,si illude di vedere, rischia di diventare cieco; e le sue saranno opere di egoismo,di ingiustizia e falsità. E questo è un rischio che incombe un po’ su tutti noi cristiani. Crediamo di vedere,ma il nostro è un vedere senza cuore. Ci illudiamo di essere i depositari di Cristo,ma siamo incapaci di testimoniarlo nelle cose che contano.Pensiamo di essere a posto con Dio e con gli uomini, invece,nella realtà siamo lontano da Dio e dagli stessi uomini. Ancora non prendiamo atto dei nostri limiti e delle nostre povertà. Oggi,in questo momento di grande prova,dove non riusciamo ad abbattere le tenebre della morte,che sta portando via padri,madri,fratelli amici… non perdiamo la luce della nostra fede. Non perdiamo la speranza che fra poco per tutti brillerà la luce della vita, che ci permetterà di guardarci e di abbracciarci come prima.

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