Categoria: Poesie

Non mi arrendo mai

Non mi arrendo mai
anche quando cozzo
contro uno scoglio
mi riprendo sempre
non sono temerario
attento a valutare
la sorpresa brusca
evito la sconfitta
corro con passione
segnando traguardi
che altri guardano
con amara rivalità
in ogni conoscenza
mantenendo intatta
l’emulazione colgo
ciò che è migliore
e gusto con umiltà
quanto procuratomi
per poterlo donare
a chi vive come me

un arco di fuoco

Stasera la luna sembra un arco di fuoco
sbiadito senza corda,rosa dall’oscurità
e persino priva di emozioni:più morente
che viva,non crea alcun incantamento,ma
solo un triste disincanto,che allontana
dalla bellezza dei sogni ed uccide ogni
vibrazione di poesia,facendo un deserto
di tenebre,dove brancolo senza trovarmi
mai,neppure nei vari ricordi della luna
piena,che mi segnava orme di luce,amore
di infinito,ebbrezza di immagini,giochi
di fantasia:tutto sembra essersi spento
quasi candela che ha finito la sua cera

A Papa Francesco

Voglio solo toccarti e dirti a voce alta

“ esisto ” pure io in questo mondo fatto

di noia,ove ognuno pedala in modo uguale

i poveri restano sempre al palo, i ricchi

continuano a vivere di tediosi privilegi

i manovali anonimi della chiesa lavorano

senza tregua, i porporati ti sono accanto

e a differenza dei senza nomi ti tendono

le mani che non conoscono il vero sudore

Ti voglio toccare non per chiedere onori

non desidero scorrere nella tua leggenda

che si eleva come arcobaleno di vittoria

le cui grida echeggiano in cielo,ma solo

per dirti che come me esistono altri,che

liberi da patologie di carriera, brillano

per la Parola che annunciano,per l’amore

che donano,per la gioia d’essere laddove

gli ultimi piangono ed hanno mani aperte

 

Paura di sè

Chi non conosce se stesso

cede  ai  riti  dei  fantasmi

che generano zone d’ ombre

ove  si  fonde  vero  e  falso

in un  saliscendi  di  icone

foriere di  folti  pensieri

Ha paura di trovarsi solo

perché dal suo oblò crede

di vedersi in chiaroscuro

con una identità sfuocata

in cui si muovono cavalli

sfrenati e pecore dimesse

Ma soltanto chi non vuole

conoscersi, ha paura di sé

convinto che, se si aprono

le tende dell’anima, saprà

quanto è distante da essa

il paradiso che pur brama

Oltre il tempo

Nel tempo verrai certamente ricordato

fino a quando la coltre della polvere

non avvolgerà il tuo nome nei meandri

del passato,dove ognuno si fa mistero

Qui nessuno,per quanto si sforzi,avrà

possibilità di sentire vecchi sospiri

o decifrare sembianze di nomi o volti

è uno scrigno che sembra vuoto,invece

è vivo,accarezzato dal mistero di Dio

che non dimentica nulla,tutto ricorda

persino il tuo nome scritto da sempre

nel Suo cuore,in cui già qui tu trovi

la speranza che vivrai oltre il tempo

ed anche se dimenticato quaggiù,sarai

lassù bello come un angelo,che semina

anonimi profumi del cielo sulla terra

E sciupo tutto(Poesie inedite)

amicE sciupo tutto, lasciando intatto solo il cuore,
ove conservo la verità di ciò che sono, scrigno
dorato senza chiavi, aperto per chiunque chiede.
Non guardo mai a ciò che do o spendo nè lamento
il poco o il niente della gratitudine, mi leggo
dentro: sono felice di volare con ali del cuore.

 

 

E mi perdo(Poesie inedite)

PAUREE mi perdo, ogni volta che chiudo gli occhi davanti alla verità
e preferisco camminare tra i cespugli di apparenze che il mondo
non si stanca mai di porre lungo il mio cammino come arcobaleni.
Affascinato da essi, mi sembra di attraversare come in un sogno
gli avvallamenti della vita e senza vedere la vacuitá dei ponti,
quasi sempre precipito, trovandomi preso dai raggi della realtà.

 

E fallisco (Poesie inedite)

tristeE fallisco sempre ogni volta che abdico a me stesso
e cerco nelle cose o nelle idee altrui la mia gioia.
Anche se per qualche istante sogno lontani eldoradi
che eccitano la fantasia, in realtà mi sento non io,
essendo gli altri a tracciare la strada e a segnare
il cammino, che non ritengo mio se non per comodità.

Ogni giorno ( Poesie inedite)

umiOgni giorno penso cose diverse allungo lo sguardo
e mi smarrisco nella visione di tanti grattacieli,
che fingono di misurarsi tra loro senza guardarsi
in faccia: sono distanti, anche se vivono insieme.
Sembrano perfette fotocopie delle nostre immagini
belle e svettanti, vicine e disincantate tra loro,
è il giardino della indifferenza, dove ogni fiore
nasce vive muore senza alcun lamento degli alberi.

L’ora di dire basta

Tutto ha la sua ora e credo che sia giunta

anche per me l’ora di dire basta:dopo anni

spesi nelle e tra le cose senza mai vedere

un sorriso o sentire parole di compiacenza

e per giunta cadere pure sotto il fardello

dell’anima che non sempre respirava libera

nell’amore di Dio o sopportare la superbia

della gelosia che mai manca nel mio tempio

non posso più sciupare quello che mi resta

del carisma sacerdotale,che grida tormento

di pensieri e azioni non tanto per le cose

quanto per le persone,che pur cercando Dio

non sempre l’hanno trovato sul mio cammino

Ora ho bisogno di prendere congedo,sognare

oltre la finestra del fare e seguire nuove

vie,dove io posso interpellare e lasciarmi

interpellare da Dio,per diventare specchio

di amore per chi si mette sulla mia strada