Più la osservo e più scopro che é un vero mistero.
Non so se vale la pena sostare nella sua visione,
dove mai riesco a decifrarne l’ identità, intarsio
sbiadito di sentimenti, che sembrano esili lucciole
in una notte d’ estate. Oppure allontanarmi da essa,
sperando che il tempo ne divori persino il ricordo.
Decisione non facile, perché aldilà del suo mistero,
trovo un’ anima e un volto, che pullulano di umanità
e creano ancora un fascino, che ha sapore di affetto.
Categoria: Pensiero del giorno
Il fascino

Mio padre e mia madre

Nel silenzio contemplo mio padre e mia madre,
quando ancora la giovinezza li accarezzava senza risparmio.
È un gioco di serietà e di bellezza,
chiuso nella semplicità di una cornice,dove faccio scivolare
ricordi, pensieri e fantasie.
Colgo sul loro volto tante pensosità, quasi ombre di povertà,
che rivelano in ogni istante la paura del domani,
sempre vissuto con dignità.
Nel loro sguardo mi interpreto alla luce della mia età,
che ancora mi offre improvvisi barlumi di speranze
e provo una profonda gioia nell’immaginare la spensieratezza
nel ricordare il tempo, privo di cose, ma ricco d’amore,
che seppero sempre darmi,
soprattutto quando il peso degli altri diventava asfissiante.
Oggi li guardo, prego e non smetto mai di sentire
l’ alito della loro presenza.
In che direzione sto andando

Ciò che trattiene i miei pensieri e mi fa non poco attento al tempo che scorre,
non è tanto dove mi trovo o cosa faccio, quanto in che direzione sto andando.
Proprio qui spesso incespico, incerto se dare un pò di fantasia alla memoria
e di audacia alla volontà per camminare oltre.
Per quanto mi sforzo di gestire il presente,non sempre riesco a posizionarmi
per avere chiara la direzione da seguire.
Così, preferisco fermarmi per non cadere e cerco in me e non altrove
la forza per guardare avanti.
Non voltare le spalle alla verità
Non voltare le spalle alla verità ,
per rincorrere poveri capricci.
Sappi che il fascino del proibito, dipinto da varie sfumature,
appena gustato, genera profonda amarezza.
E non credere che la vita sia un continuo volare in alto,
attratta dai propri desideri, che giocano come trottola nella mente.
Vivere lontano dalla verità è come sentire mani invisibili
che affogano l’anima in un mucchio di fuliggine.
E tu non sei più vero, perché tutto ciò che hai,fai,dici
è sotto il timbro della falsità.
Quando vedi un povero
Quando vedi un povero in balia di se stesso, non chiudere gli occhi.
Anzi, osservalo bene, perché ogni frammento del suo aspetto é una domanda,
che, senza parlare, rivolge alla tua coscienza.
Se é affamato, non puoi non sentire vergogna per ció che ogni giorno ti sopravanza e getti.
Se i suoi abiti sono stracciati, non puoi non pensare al tuo guardaroba, quasi vetrina per esposizione.
Se le sue scarpe sono consumate, non puoi non provare disagio per la tua ricca scarpiera.
Potresti anche chiudere gli occhi, fingendo di non vedere, ma non puoi non percepire
la sofferenza silenziosa di chi persino il desiderio gli risulta straniero.
I miei veri genitori
Tu sei mio padre.
Tu sei mia madre.
Gli altri sono solo maschere.
Fingono, ma non hanno alcuna familiarità con il cuore.
Sono solo canonici portatori di sentimenti, che manifestano come in una farsa.
L’ amore è straniero al loro modo di pensare ed agire.
Tutto è preconfezionato.
Anche il sorriso abbozzato ha il sapore amaro dell’ipocrisia.
Ed io ogni volta che ricevo da essi un abbraccio, seguito da parole di paternità, sento forte la nostalgia dei miei veri genitori,
nei cui volti ancora leggo la bellezza dell’amore.
La bellezza dell’attesa
L’ attesa ha in sè il gusto della imprevedibilità e non stanca mai.
Chi si pone in tale atteggiamento,vive ogni istante nella speranza dell’ avvento.
Egli non misura il tempo.
Non guarda infastidito l’ orologio, per contare il ritardo.
Lo sente come amico e non come tiranno che brucia ogni aspettativa.
Anche se non conosce l’ ora esatta, è felice di consumare il suo tempo,
aspettando ciò che ama.
Guardo in alto
Guardo in alto e penso che un giorno anch’ io potrei trovare un posto lassù.
Certo non ho ali, però ho un grande cuore, che racimola e dona tanto amore,
che mi facilita il bussare a qualsiasi porta, anche a quella del cielo.
Non ho vergogna di essere un mendicante: chiedere per dare sono le mie ali
che schiudono i voli dello spirito e mi portano là dove l’ amore mi chiama.
Cose da dimenticare

Non é facile dire ció che si vuole.
Spesso vi sono ragioni che non aprono alla sincerità,
anzi la restringono nell’involucro di mezze verità.
E per quanto il respiro della coscienza
tenda a trasformarsi in grido di coerenza,
l’ apparato chiude sempre ogni sguardo di libertà.
Così, é più facile dire ciò che conviene o piace,
piuttosto quello che chi comanda non vuole o cerca
di chiudere nello scrigno delle cose da dimenticare.
Ogni uomo cerca qualcosa

Non conosco un uomo che non cerca ciò che gli serve.
Anzi, tutti cercano qualcosa senza mai risparmiarsi.
Vanno e vengono, corrono e percorrono strade diverse;
e quasi sempre non trovano quello che vogliono.
Bussano a tante porte, visitano chiese antiche e moderne,
si agitano per trovare un po’ di felicità e di verità,
ma ogni ricerca si perde, ai piedi di porte sbagliate.
Girano e rigirano come trottole ridicole e non vedono
che la porta dietro cui si trova la fonte del desiderio
è il loro cuore, dove possono respirare un pò di pace.