Oggi nulla riscalda più la nostra fantasia.
E poco o niente risveglia la nostra poesia interiore, sopraffatti come siamo dai miti che altri hanno creato per noi.
Se prima un semplice sorriso ricevuto era fonte di stupore, tanto da far germogliare petali di pensieri, adesso ogni gesto, anche il più interessante, passa inosservato, senza neppure bussare alla porta della meraviglia.
Così, pur non mancando tante cose meravigliose,che ravvivano il nostro frattempo, con amarezza dobbiamo denunciare che attualmente, nel cuore dell’uomo, manca la gioia di stupirsi.
Siamo diventati aridi, prigionieri di un deserto, che brucia tutto, anche i barlumi di novità.
Purtroppo, non sappiamo più meravigliarci, perché piu che aspirare alla sapienza, pensiamo solo alla conquista delle cose.
Le quali, a differenza della prima che apre lo scrigno dello stupore, ci massificano nei granai dell’indifferenza e della noia.