Visita al Carcere di S.Maria C.V

C’è un mondo vivo,profondamente umano,dove ogni volto è una storia,nelle cui pieghe si cela un intarsio di emozioni e di sofferenza per gli affetti lasciati e mai abbandonati:è il mondo delle carceri,dove i sorrisi di felicità si contano raramente,gli sguardi di tristezza,invece,aleggiano negli occhi di tutti.

Una tristezza che non si allontana dalla loro dignità e sembra farsi speranza,radicata nella consapevolezza che un giorno il deserto che stanno vivendo,al di là degli accadimenti che li hanno travolti,possa trasformarsi in un giardino,irrorato dalla solidarietà dei benpensanti.

Mai l’ascolto di un canto natalizio aveva penetrato,fino alla sofferenza la mia anima,come quello suonato e cantato,oggi 30 dicembre 2013,dai detenuti del carcere militare di  Santa Maria  nella Caserma Ezio Andolfati.

In quell’Astro del Cielo che uno di essi modulava, con perfette note musicali,guidando il coro dell’assemblea,ho rigustato la vera storia di Dio,che ha voluto ancora una volta farsi vedere e conoscere negli ultimi,quelli che il mondo del chiasso facilmente dimentica:”Avevo fame e mi hai dato da mangiare,avevo sete e mi hai dato da bere,ero nudo e mi hai vestito… carcerato e sei venuto a visitarmi. Ogni volta che fai un gesto di carità a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’hai fatto a me”.

Questa Verità incarnata mi faceva leggere su quei volti pensosi i lineamenti di un’umanità vera, che, nonostante le vicissitudini della vita,crede ancora nell’amore.

Il clima vissuto è stato,poi,animato non solo dalla presenza del Comandante Col. Raffaele D’Ambrosio e dal Ten. Col  Nicola Cacciuolo ed altri Militari,che senza venir meno al loro ruolo hanno saputo esprimere utili motivi di fraternità,ma anche dalla feconda delicatezza interpersonale,che l’Arcivescovo di Capua, S. E. Mons.  Salvatore Visco, ha donato durante la celebrazione della Santa Messa e nei successivi momenti di intrattenimento con gli ospiti.

Ringrazio di cuore il Comandante per l’invito,perché mi ha dato la gioia di sperimentare la verità di una circostanza umana in cui Gesù ha voluto identificare Se Stesso:visitare i carcerati. Grazie

 

 

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