Fammi sveglio
Non so quando,ma verrai.Mi spaventa solo se non mi trovi così come mi vuoi.Non vorrei essere sorpreso in disfatta Sarebbe veramente terribile non sentire più i tuoi passi il respiro del cuore che mi vibra carezze o i tuoi occhi […]
Vado girando,guardo tutto,chiunque;fisso
lo sguardo anche sulle briciole;rifletto
Dalla visione di ciò che osservo,nascono
pensieri,faccio progetti,mi spingo oltre
Mi sento guerriero in ciò che sono,corro
e rincorro persino idee prima trascurate
Abbandono ogni letargo,esco da me stesso
sedotto dallo stupore di ciò che è nuovo
Prendo a volo ciò che mi capita,mai rubo
dono quanto creo,accetto quanto mi danno
Provo il fascino del vecchio e del nuovo
e mi sento a volte bambino,spesso adulto
Non è il tempo che mi fascia l’età,ma io
Il mondo che pensi non è quello che vedi
neppure quello che vivi:vibra nell’anima
E tu,solo quando corri oltre il visibile
puoi vedere quanto sia divinamente bella
Troppe cose oggi maneggi,nulla ti appaga
ecceto se tu scendi nel cuore dell’anima
Qui troverai la verità di quello che sei
in un mondo estraneo a ciò che vedi vivi
Sentirai la voglia di volare tra le cose
di Lassù,dove ogni fruscio ti apre a Dio
Solo nel suo ascolto toccherai il divino
che nascondi in te e capirai ciò che sei
Una scintilla di immortalità,a te donata
Calmati.rifletti.Non scivolare nel fosso
attratto dal canto delle sirene di turno
Non abdicare a te stesso.Sbagli se vibri
sempre tra ciò che sembri e ciò che vuoi
Prima scopriti ciò che sei:così leggerai
bene la verità che circola nel tuo agire
Il fascino di ciò che appare non resiste
all’urto della verità,che vola imperiosa
Chi vive di apparenze,non ha basi solide
si sgretola man mano che la realtà freme
Tu non giocare con le maschere d’assalto
ma stupisci per ciò che è il tuo sguardo
Un volto trasparente narra la sua verità
Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante
per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono
Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano
persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro
Ora conto attraverso le rughe quanto ho vissuto senza me
e pur pieno di anni,cerco nei rimasugli più tempo per me
Amami come sono e non per ciò che sembro
non cercare in me ciò che è in te:sbagli
Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile
tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo
Forse ti impressioni per la mia maturità
non desistere,sarai certo migliore di me
Ti studio in ogni gesto,nelle tue parole
sei più ricco di quanto mostri di essere
Rubo troppo da te,più di quanto tu da me
faccio mio ciò che è tuo e con te cresco
Il mio segreto è prendermi ciò che trovo
e lasciare quello che ti farà migliorare
La ricetta della reciprocità ci fa utili
Molti chiedono gratitudine per ogni gesto di benevolenza.
Non avendola,spesso si chiudono in sé e si fanno sordi ad ogni grido di necessità.
Purtroppo, ancora pochi sono quelli che hanno imparato a donare senza corrispettivo.
E pochissimi quelli che provano gioia più nel dare che nel ricevere.
Ma al di lá del pensiero altrui, io mai nulla ho donato in attesa di qualcosa.
Mai ho cercato gratitudine da qualcuno, se non da me stesso,
che vedendomi sulle onde del vangelo, trovo nel sorriso di Cristo,
la gratitudine più grande, quella che apre la porta del Cielo.
Non affogare la vita nello scrigno d’oro
ogni cosa vive nel segno del provvisorio
Nessuno si appaga in quello che possiede
nè depone le ali,usate sempre per volare
Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere
è come una trottola,mai stanca di girare
Non correre troppo:prima o dopo,la scena
passerá,senza sapere come chi sarà erede
Non c’è preavviso:si ammassa in un tempo
più o meno lungo;un soffio dilegua tutto
Ciò che uno aveva ieri,non sa tra domani
ed oggi di chi sarà:chi bussa alla porta?
Il denaro non pone al riparo dalla morte
Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva.
Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e alla tristezza del rifiuto.
Dipingono il ritratto dell’ anima nell’ istante di versare il nettare della sua bellezza.
Gli occhi asciutti sono quasi sempre insignificanti, a differenza di quelli bagnati, che donano sempre scintille di dolcezza.
Nessuno può gustare intensamente la vita, se non passa attraverso le lacrime; come nessuno può raggiungere il Cielo, se i suoi occhi non hanno mai pianto.
Tu credi che le parole gridate vengono sempre ascoltate ed accolte per ciò che riferiscono.
Invece, non è così. A volte colpisce più il silenzio di chi tace, che le parole di chi grida.
Purtroppo, oggi più di ieri, c’ è una idolatria della parola, per cui è più facile trovare chi mostra un continuo parlare senza silenzi, che chi vive un silenzio parlante, però senza parole.
Cosi, molti parlano e non dicono nulla, a differenza di altri che tacciono e con il loro non parlare, dicono molto.
La verità è che mentre la mente è una fucina di belle parole, che le labbra accarezzano, ma non animano, e, quindi presto si perdono, il silenzio è il crogiuolo del cuore, da cui ogni parola che esce, è solo un suo effluvio di maturazione.
La bellezza di un volto sereno é ciò che mi attrae e mi carica di tanti pensieri, che mi mettono in discussione.
Provo una seduzione,che non si ferma alla semplice visione, ma va oltre, toccando quel mondo interiore,
dove cerco di trovare ciò che mi manca, per essere anch’io sereno.
E trovo in esso come delle strisciate di ansia e di insofferenza, che mi tengono sospeso a tanti capricci.
Qui inizio a misurarmi con ciò che sono e scopro, ancora una volta, che la serenità non si veste di apparenze, ma solo della ricchezza dell’anima.