Cinquant’anni vissuti alla sua ombra in un intreccio di parole e di silenzi,di sguardi e di gesti sempre proiettati alla creazione di un futuro comune, mai lontano da quel senso profondo di ecclesialità che costituiva il suo modus vivendi. Il suo approccio alle cose e alle persone era irrorato da un alto spirito di rispetto e di giustizia,che, a primo impatto, dava l’impressione di una serietà imperiosa,invece lentamente si scioglieva nella dolcezza di un cuore che si apriva alle ansie e alle altrui richieste.
Non era una figura di altri tempi,distante dalla realtà così rumorosa ed insieme affascinante,ma un uomo vero,impregnato di una grande umanità, chiamato ad essere dal Signore suo sacerdote per sempre.Un ministero svolto in maniera esemplare, tanto da costituire per la sua Parrocchia e l’intera Arcidiocesi di Capua un punto di riferimento sia per le piccole che per le grandi scelte.
Ora Mons. Pasquale D’Anna ha concluso il suo pellegrinaggio,che veniva da Lui considerato solo una breve pausa prima di iniziare il grande gioco dell’Eternità.Con Lui vola in alto un pezzo di storia locale e diocesana non per cadere nell’oblio,ma per ergersi ad esempio,sulla cui lunghezza ognuno,laico o sacerdote, possa progettare il suo domani nell’orizzonte di una feconda fraternità umana e sacerdotale.
Grazie di tutti gli insegnamenti e mai dimenticheremo i suoi occhi di grazia e di rimprovero affettuoso.