La maldicenza è una lama sottile, usata con maestria e quasi sempre per gettare alle ortiche la reputazione delle persone, che vengono a trovarsi coperte, all’improvviso, da coltri soffocanti di spine pungenti, senza conoscerne neppure il perché.
Cattiveria a tinte sconnesse, elaborata certamente da menti impregnate di invidia e di pettegolezzo, che scaricano sugli altri il disagio del loro complesso di inferiorità.
Purtroppo, vi sono uomini e donne che, invece, di mettersi in gioco, cercando in sé le spinte propulsive, per imporsi all’altrui attenzione, preferiscono il bisturi della diffamazione, illudendosi di farsi spazio, gettando fango su chi trovano sul loro cammino.
Non solo, ma nel delirio delle calunnie, diventate un’ arte sottile, provano anche gusto sadico nel vedere chi giace sotto il peso dei loro artigli silenziosi, che creano veri e propri omicidi morali.
Infatti, sferzati da queste onde di follia pura, molti rovinano nel cuore e nella mente, scivolando nella ragnatela di un profondo malessere psicofisico.
Come è pesante la miseria, che dimora nell’animo umano!