La politica guardata dall’alto

Stanotte ho fatto un sogno:ho visto i politici di ieri
guardare dall’oblò del cielo quelli di oggi.Un vespaio
di parole futili per l’ascolto e distanti dalla realtà
Ciò che gridano sembra il prologo al benessere sognato
invece è solo il gioco delle vecchie promesse plasmate
con il miele della furbizia,che fa vero anche il falso
Un teatro senza idee con sorrisi artefatti e mani tese
certo non per dare,ma solo per avere,bambini in recita
che si servono di canovacci,forieri di pensieri altrui
Lassù osservano,non senza rimpianti,l’eredità lasciata
uno scrigno che gli Attila della giustizia distrussero
partorendo la politica gridata,che fa nessuno qualcuno

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