Finchè il tuo sguardo si posa solo sulle tante sfumature della Chiesa, chiusa in un intarsio organizzativo – istituzionale, sostenuto da volontà verticistiche, che attirano su di sé i riflettori dei mezzi di comunicazione o che si muovono in contiguità con altri poteri, tu capirai poco o nulla della sua bellezza.
Anzi, non disdegnerai di renderla facilmente oggetto della tua critica, anche cattiva.
Eppure, la vera Chiesa la potrai conoscere, non spingendo tanto gli occhi in alto, quanto in basso, dove c’ è una chiesa nascosta, silenziosa, immersa nel terribile quotidiano; pronta ad ascoltare e ad accogliere lacrime e mani tese.
E’ la chiesa vera, quella che cammina senza ignorare la voce dei poveri; è la Chiesa che vive in tante comunità parrocchiali, dove le sacrestie non hanno orario ed ogni povero cristo può trovare, al di là di qualcosa con cui sfamarsi, anche qualcuno da cui ricevere petali di amore.
Perciò, quando stai per voltare le spalle alla Chiesa, fermati ed impegnati a vederla dal basso: qui, nella visione di tanti volti sereni, scoprirai il profumo della sua santità e la voglia di amarla.