E tremo

gelE tremo perché mi muovo in un mondo senza anima,
tra gente che ama solo sbraitare a squarciagola
e sempre in chiaroscuro pensieri deboli pesanti,
che mi avvolgono come un pulviscolo asfissiante.
Non fuggo per non piangere da solo, resto ritto,
in mezzo alla strada, guardando le facce rugose,
quasi statue di marmo, che celano ogni briciola
di umano e aspetto un sorriso una voce d’ amore.

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