Dolore e fiducia nel viaggio della vita

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Il viaggio di questa vita, per quanto offra continui intarsi di attrazione, è sempre segnato dall’esperienza della sofferenza, di fronte alla quale ognuno si interroga
e non sempre comprende il silenzio di Dio, che sembra quasi straniero ad ogni lacrima.
Certo, è vero che il dolore è la prima e l’ultima parola della vicenda umana,ma è anche vero che con Gesù, accanto a chi soffre, c’è il Dio della Croce,
come il Dio vicino, direi il Dio ” compassionato “, che fa suo il dolore del mondo.
Tuttavia, la fede in Gesù non elimina il dolore, ma lo purifica e lo sublima.
Credere è abbracciare la Croce della sequela, non quella comoda e gratificante, ma quella umile ed oscura, quella della ” porta stretta “, che apre profondi solchi di salvezza.
Pertanto,qualunque sia il male che tormenta, bisogna evitare considerazioni amare e non cadere nella trappola delle delusioni.
Anzi, è necessario gettarsi nelle braccia del Padre della misericordia, per ritrovarsi in cammino, pellegrino di Dio, mendicante del Cielo.

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