Come siamo caduti in basso!

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Quante tragedie! Quanti morti!  Un tempo imprimevano un sigillo di sofferenza e di profonda amarezza.
Lo sguardo si agitava in un crogiuolo di domande senza risposte.
Il volto dipingeva orme di mistero, che svegliavano pensose lacrime.
Il cuore si appesantiva di fronte all’imprevedibilità.
Nulla passava inosservato ed ogni vita, tragicamente finita, dava spazio ad improvvise meditazioni sulla sua verità.
Oggi, con la forza dei mezzi di comunicazione, tutto si è mutato  in uno spettacolo, la cui visione  dà solo  emozioni di passaggio, subito assorbite dalle fate di turno.
Per cui, la vita e la morte, e viceversa, sembrano semplici pedine di una scacchiera, dove le uniche pause vengono fatte più in seguito alla notizia di un cane ucciso, che di un uomo investito, più per la caduta della borsa, che per i numerosi morti, che impregnano il mare e il cielo.
Come siamo scesi in basso!

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