E’ proprio vero che nella chiesa vi sono – come dice Papa Francesco – ” arrampicatori “, che avanzano con un alpinismo felpato e costante; e senza mai incrinare la sagoma della propria esteriorità spirituale, raggiungono ogni meta.
E sono tanti, che, sin dall’inizio, si preparano nella provetta del potere, spesso ben guidati da maestri, che, prima di loro, hanno fatto lo stesso cammino.
Costoro mai sentono l’ odore delle pecore né si lasciano commuovere dalla gente stanca, che bussa alla porta delle sacrestie, per deporre le sue difficoltà.
Preferiscono la bellezza delle stanze chiuse e dei corridoi di rappresentanza, guardando cose e persone attraverso gli oblò filtrati da altri.
Ed oggi, molto più di ieri, questa voglia di toccare la vetta del potere occupa il cuore di tanti e circola già dai seminari, dimenticando come Gesù rimprovera Giacomo e Giovanni,che volevano un posto di potere nel suo regno: ” … Ma voi non sapete cosa chiedete”.
E spesso sono proprio questi arrampicatori, non sempre i piu bravi, che interpretano il potere non come servizio,ma come ostentazione di sé ,facendosi antipatici e rendendo triste la Chiesa.